Viaggiare con i bambini è un’esperienza estremamente divertente e curiosa ma piuttosto impegnativa.
Infatti necessita di un’organizzazione ad hoc e tanta pazienza, perché si sa i bambini sono creature abitudinarie e viaggiare spezza la loro routine… poi se la bambina in questione è Chiara la piccola peste (anche detta Stewie dei Griffin), allora sono guai!
Il weekend scorso siamo stati a Napoli, città che amo, ospiti dalla mia superamica Elvira, nella sua bellissima casa a Marechiaro, dove Chiara ci ha regalato tanti sorrisi ma anche lagne e piantarelli. Per quanto abbiamo provato a mantenere inalterate le sue abitudini, cambiare casa e luogo della nanna, “sottoporla” a nuovi stimoli non le è particolarmente piaciuto , che la sera e soprattutto la notte è stata un tantino scontrosa!
Nonostante le due notti quasi completamente in bianco non ci siamo persi d’animo, abbiamo fatto tutto quello che avevamo in programma, come passeggiare a San Gregorio Armeno nel mese di dicembre (riuscendo addirittura a comprare il nostro primo presepe), mangiare la pizza con i nostri amici da Pizza Gourmet, gustare il caffè del Professore e tanto altro.
Viaggiare con i bambini non ha prezzo! Guardare Chiara mentre osserva con aria interessata tutto ciò che la circonda, sentirla cantare come una piccola neomelodica, vederla dormire beatamente (rigorosamente di giorno) tra folcloristici schiamazzi e profumo di sfogliatelle e babbà e vederla sorridere alla gente per le strade piene di vita di Napoli è stato un piacere immenso!
Ho vissuto a Napoli tre meravigliosi anni della mia vita (la mia lontana vita universitaria) ma con la mia famiglia (Chiara la piccola peste, Massimo l’amore della mia vita e Matilde la dolce sorella maggiore di Chiara) è stato come andare a Napoli per la prima volta, sia perché abbiamo visitato luoghi nuovi, sia perchè ho dato nuovo valore a luoghi che conoscevo alla perfezione!
Viaggiare con Chiara in auto (in realtà anche in treno) è una garanzia, perché viene cullata e dorme profondamente e comunque quando non dorme guarda fuori dal finestrino con un’espressione curiosa, come una bambina grande!
Quando si viaggia con i bambini si assiste a quell’affascinante fenomeno della moltiplicazione dei bagagli… fortuna che siamo stati fuori solo un weekend e che abbiamo la macchina grande. A parte passeggino e borsa di Chiara, con vestitini e tutto il suo “corredo”, ho preparato un prezioso zainetto da avere sempre a portata di mano con:
- una tutina e un body (la cacca che arriva fino alla schiena e ti sporca tutto è sempre dietro l’angolo… anzi dietro e basta!);
- biberon;
- due pannolini, salviette, cremine, fasciatoio da borsa;
- bavaglino, giochino per intrattenerla e cappellino.
L’estate scorsa siamo stati fuori più di un mese tra mare e montagna, è stata un’avventura sorprendente, ma di questo vi racconterò in un altro post.
Mi piace far vedere a Chiara luoghi nuovi, farle sentire profumi nuovi e voglio continuare a farlo!
Voglio visitare tanti posti prima che diventi grande, sin dai suoi primi mesi di vita, anche perché seppure non avrà un ricordo cosciente dei suoi primissimi viaggi (ossia l’immagine del posto, la fotografia del momento) comunque avrà “memoria” del vissuto e degli affetti legati a quella circostanza, che è la parte più formativa per la nostra mente.
Sono tanti i posti che voglio visitare con lei prima che cresca, voglio incontrare Babbo Natale in Lapponia, dormire in una casa sull’albero, visitare Odense, la città delle fiabe di Andersen (il Brutto Anatroccolo, la Sirenetta, la Piccola Fiammiferaia) e tanto altro ancora…
Partire in viaggio con i bambini è tutta un’altra storia, un altro modo di viaggiare e di conoscere il mondo: fa bene a loro, favorisce lo sviluppo del benessere mentale, accresce la loro curiosità,creatività e fantasia e fa benissimo a noi genitori, che impariamo a vedere le cose con gli occhi dei bambini e a viverle con il loro entusiasmo!