Avete mai pensato di affidare il vostro bambino ad una tagesmutter? Si tratta di una professionista che in maniera competente e flessibile si occupa dell’educazione e la cura di un piccolo gruppo di bambini presso la propria abitazione!
La tagesmutter (dal tedesco mamma di giorno) offre un servizio educativo in casa, ambiente familiare e sicuro, luogo di tranquillità e protezione, costantemente monitorato negli standard di qualità e sicurezza.
Ho sentito parlare per la prima volta di tagesmutter nel 2008, quando al Censis lavoravo ad una ricerca sulle strutture e i servizi sociali della regione Lazio, in particolare sui servizi rivolti alla prima infanzia; di recente ho ascoltato racconti positivi di amiche che usufruiscono di questo servizio e, qualche settimana fa, ho letto un interessante articolo sull’argomento… per questo ho deciso di parlarvene!
Trovo che sia un servizio intelligente, una valida alternativa all’asilo nido o alla baby sitter, una nuova forma di welfare che si basa sul principio di sussidiarietà e che risponde ad esigenze diverse, che non trovano risposte altrove. Personalmente, sto valutando questa alternativa al nido tradizionale per la mia bambina…quando, ahimè, a settembre avrò definitivamente ripreso a lavorare full time!
Da un’indagine svolta nell’ambito del progetto Equal Domus sul servizio Tagesmutter in 5 regioni italiane, emerge che il 50% degli intervistati ha scelto questo servizio perché possiede requisiti particolari (non posseduti da altri) e per la flessibilità con cui si adatta alle diverse esigenze delle famiglie.
In effetti, la tagesmutter è in grado di rispondere ad una domanda altamente differenziata, ad esempio relativamente alla durata del servizio: il 54% degli utenti chiede da 3 a 5 ore al giorno, il 22% da 6 a 8 ore, il 13% meno di 3 ore e il 9% più di 8 ore. Oltre il 50% richiede il servizio per 5 giorni alla settimana, il 7% per non più di 3 giorni, il 7% tutti i giorni.
Oltre alla dimensione della flessibilità nella fornitura del servizio, la tagesmutter consente alla famiglia di far fronte ad una spesa minore. Ad esempio, a Milano il nido familiare costa 5,50 euro al giorno, mentre le rette per gli asili privati raggiungono in media 700 euro mensili (l’ammontare del risparmio è circa di 20 euro al giorno).
Dunque, valuteremo l’ipotesi di affidare la nostra bambina ad un nido famiglia/tagesmutter perchè:
- consente la personalizzazione del progetto pedagogico, nel rispetto delle scelte educative della famiglia;
- è caratterizzato da domiciliarità e familiarità, ci piace l’idea che nostra figlia stia in casa, in un luogo accogliente, rassicurante e con un piccolo gruppo di bambini (al massimo 5 fino ai 3 anni di età) favorendo un piccolo contesto di socializzazione stabile e il rispetto dei tempi del bambino;
- ci piace l’idea di relazionarci con una sola educatrice, persona di fiducia, competente, in grado di occuparsi in maniera adeguata dello sviluppo psicomotorio, linguistico e sociale della nostra bambina
- è caratterizzato da un’estrema flessibilità di orario, esigenza richiesta dal mercato del lavoro e dalla vita che conduciamo, soprattutto in metropoli quali Roma;
- permette che la delicata fase dell’inserimento del bambino avvenga in maniera graduale e in qualsiasi momento dell’anno.
Oggi in Francia, Danimarca, Finlandia, Belgio, Irlanda, Regno Unito, Germania, Austria, Norvegia, Lussemburgo e Portogallo il modello tagesmutter è la forma di custodia istituzionalizzata più usata.
In Italia sono molte le associazioni che operano in questo settore, supportando le singole educatrici, sia per gli aspetti organizzativi che ludico-pedagogici (mettendo a loro disposizione professionalità specializzate come psicologi, pedagogisti, logopedisti) e sono altrettante le professioniste autonome che sostengono questo progetto. La normativa che regola tale figura varia da regione a regione. Nel Lazio esistono allo stato attuale solamente linee guida della legge che disciplinerà questa attività.
Scarabbocchiando a casa di è un’associazione di nidi famiglia, presente su tutto il territorio nazionale compresa la città di Roma, di cui fanno parte oltre175 nidi famiglia o tagesmutter, con cui sono in contatto per valutare la realtà più vicina a casa nostra (vi farò sapere!).
Mi piace, infine, sottolineare come il modello di tagesmutter oggigiorno sia una preziosa opportunità occupazionale e di reinserimento lavorativo per le donne, soprattutto mamme, che “mettendo su” un nido famiglia possono più facilmente coniugare la vita familiare con quella lavorativa!
