Le paure nei bambini sono naturali e frequenti. Le più comuni tra neonati e bambini al di sotto dei 2 anni riguardano la separazione dai genitori, la solitudine, i rumori forti, gli estranei. I bambini dai 2 ai 4 anni possono avere paura del buio, dell’acqua, dei mostri, degli animali, della morte, dei medici…
La mia bambina di 2 anni e mezzo, Chiara, da qualche mese ha iniziato a sviluppare infatti la paura dei mostri, di tagliarsi le unghie, di fare lo shampoo, della pediatra, del buio. Non sempre è facile mantenere la calma ma, a maggior ragione con una vita che cresce dentro me, sto provando a farlo adottando un’educazione giocosa!
Educare giocosamente significa giocare con i bambini (giocare fa ridere e ridere rilascia la tensione provocata dalla paura), ma anche ascoltarli, accogliere e non negare le loro paure ed essere empatici piuttosto che esortarli a non piangere.
Così come spiega lo psicoterapeuta Lawrence J. Cohen “un pulcino spaventato guarda il secondo pulcino per vedere se è al sicuro”. Quando il secondo pulcino va in giro allegramente (quindi non ha paura) segnala al primo che va tutto bene, quando invece è immobilizzato anche il primo resterà immobile e spaventato. Quel secondo pulcino siamo noi genitori!
A volte per trovare sicurezza, calma e liberare i bambini dalla paura paralizzante può bastare trasmettere loro tranquillità e dire al bambino “guardami negli occhi e vedi se io ho paura”, anziché dire “non c’è bisogno di avere paura”.
Ecco le paure più frequenti in Chiara, vi racconto la nostra esperienza…
Il terrore dei lavaggi nasali. Chiara deve “subire” frequentemente la tortura dei lavaggi nasali ma da quando abbiamo introdotto il gioco in questa pratica va un pochino meglio e la sua paura si è ridotta. Prima di fare i lavaggi, Chiara si trasforma in un dottore/genitore e con la stessa pompetta (che usiamo per lei) fa i lavaggini alla sua bambolina malata. Invertire i ruoli mettendo in scena queste esperienze può servire molto a ridurre la paura e il nervoso dei bambini.
La paura degli asciugamani elettrici. Ogni volta che andiamo in un bagno pubblico Chiara si guarda attorno spaventata perché proprio non le piace il rumore degli asciugamani elettrici. Da qualche tempo a questa parte le ho proposto un gioco: prima di accenderlo lei soffia forte e si trasforma in un asciugamano elettrico ed io fingo di spaventarmi in maniera un tantino bizzarra… spiegandole che non può farle alcun male. Ora non posso affermare che le piacciano gli asciugamani elettrici ma è disposta a farmelo accendere e lasciare che almeno io possa asciugarmi le mani!
Tentativi di fuga dalla Pediatra. Ogni volta che arriviamo dalla Pediatra (anche prima di entrare in realtà) Chiara tenta in tutti i modi di fuggire. La sua paura nei confronti della Pediatra proviamo a gestirla giocando: lei diventa la dottoressa ed io e la sua bambola siamo le pazienti, ci riempie di iniezioni, ci misura la febbre, ci guarda la gola, controlla le orecchie… ci fa dei veri check up! Quando entriamo nello studio Chiara è puntualmente agitata, ma cerco di confortarla con lo sguardo e il contatto, le tengo la mano, l’accarezzo e le dico che anche lei, come la sua bambolina, sarà brava e coraggiosa.
Paura dei mostri, soprattutto di notte. Chiara si addormenta tranquilla, mentre le leggo un libro. Ma la magia dura poche ore. Il tempo di mettermi a letto, stringermi a Massimo, dormire un paio di ore e iniziano i primi lamenti. Spero ogni volta di sognare e invece i lamenti continuano fino a diventare una sirena. “Mamma mamma mamma”, respiro profondamente, vado da lei che puntualmente mi dice che ha paura perchè c’è un mostro! Cosa faccio solitamente? Fingo di prendere forchetta e coltello, sale e olio e di mangiarlo! Scena macabra lo so ma Chiara si diverte, si rilassa e se sono fortunata si addormenta nel giro di poco tempo. In un’occasione però è accaduta una cosa diversa, il mostro di turno non andava via; mi sono sdraiata accanto a lei e mi sono accorta che a spaventarla era un’ombra proiettata sul muro, ho tolto la mia vestaglia appesa, l’ombra è scomparsa e anche il mostro e la paura. E’ bastato provare a vedere cosa vedeva lei!
Paura di tagliare le unghie: Chiara ha paura di farsi tagliare le unghie, quelle dei mignoli in particolar modo! Per cercare di gestire le sue urla e le sue fughe mi sono inventata il gioco dello “stop e via”. Le ho spiegato che mi sarei fermata con le forbicine ogni volta che lei avesse detto “stop” e non mi sarei mossa (rimanendo immobile) finché qualcuno tra noi avesse dato il “via”. Oggi accorciamo le unghie senza frustrazione e lotte, sembra che questo gioco abbia avuto successo.
Paura dello shampoo. Chiara si diverte tanto quando fa il bagnetto ma il momento dello shampoo la terrorizza. Prima di farsi lo shampoo lo fa alla sua bambola, poi si insapona lei stessa i capelli (con uno shampoo super delicato) e se li sciacqua con un secchiello, io le do una “passatina” veloce, la sciacquo con delle bottigliette (così come suggerito da mia madre) di acqua tiepida (perché il problema è anche regolare la temperatura dell’acqua velocemente mentre lei urla e tenta di scappare) cercando di farle tenere la testa all’indietro. Le famose visiere da posizionare sulla testa dei bambini a mio parere servono a ben poco.
Dalla gestione delle paure di Chiara sto capendo che a volte serve parlare meno e ascoltare di più: i bambini hanno bisogno di giocare, di saltellare, di abbracci e di silenzio! Hanno bisogno di sentirsi compresi e confortati, hanno bisogno di curiosità e creatività per evitare di rimanere vittime passive delle loro paure.
In un prossimo articolo vi parlerò anche delle paure negli adolescenti! Aiutooo!
E i vostri bambini di cosa hanno paura?