Quante emozioni prova una mamma alla seconda gravidanza… sensazioni, timori, preoccupazioni, si affollano nella mente e nel cuore!
Molti dubbi legati all’inesperienza che hanno accompagnato la mia prima gravidanza, è vero, non ci sono più: la donna che sono oggi è completamente diversa rispetto ad allora… la vita che vivo oggi è un’altra, ritmi e pensieri diversi, diversa organizzazione!
Quando io e Massimo abbiamo comunicato ad amici e parenti che aspettavamo di nuovo un bimbo, in tanti ci hanno risposto “State scherzando?”, sapendo quanto è stata (in realtà lo è tuttora) impegnativa la nostra piccola Chiara (di giorno e di notte) e quanto sarà ancora più “intensa” la nostra futura vita familiare a 5!
Cos’è che ci ha spinto ad allargare la famiglia? Coraggio o incoscienza? Direi coraggio, incoscienza e tanto amore (accompagnato da un po’ di droga…Massimo aggiungerebbe!).
Sapete che al secondo posto, dopo il Giappone, l’Italia è il Paese più vecchio del pianeta e con il numero di figli per donna più basso d’Europa? Il Rapporto Istat 2019 che rilancia l’allarme sulla natalità afferma che dal 2008 al 2017 si è passati da 1,45 figli a 1,32… un dato preoccupante!
Il calo della natalità si riflette soprattutto sui primi figli, diminuiti del 25% rispetto al 2008; nello stesso arco temporale i figli di ordine successivo al primo si sono ridotti del 17%!
Sono tante le difficoltà che preoccupano una coppia e che non la “spingono” a fare il secondo, terzo figlio… prime tra tutte sono le difficoltà economiche, legate all’assenza o alla precarietà del lavoro e ancora all’impossibilità di conciliare lavoro e famiglia, le complicazioni legate all’età.
E pensare che basterebbe prendere come modello Paesi come la Francia, che ha puntato sulle mamme lavoratrici, dove esistono le Assistantes maternelles qualificate che si prendono a casa i bimbi di chi lavora, asili nidi aperti dalle 7.30 alle 18.30 e una tassazione che premia le nascite!
Ed essendo io una mamma lavoratrice il mio pensiero va spesso al momento del mio rientro al lavoro… è vero che ora so come nasce (per quanto ogni parto è a se) e si accudisce un neonato, ma non so cosa vuol dire prendersi cura di più bambini, un gatto, una casa, un lavoro… aiuto! I timori e i dubbi sono tanti, un grande cambiamento nelle nostre vite è in arrivo e porta con se un’immensa gioia a anche tante domande!
- Come sarà la nostra vita con tre bambine con esigenze completamente diverse?
- Riuscirò ad ottimizzare i tempi, energie e risorse per soddisfare i bisogni di tutti?
- Riusciremo a non togliere troppe attenzioni, tempo e affetto a Chiara e Matilde?
- Chiara e Matilde come vivranno l’arrivo della sorellina?
- Cosa ne sarà del mio rapporto con Chiara e Mati?
- E del rapporto con mio marito?
- Quali saranno le nostre emozioni quando stringeremo tra le braccia quest’altra vita?
- Come riuscirò a conciliare famiglia e lavoro?
I dubbi spaziano dal piano pratico a quello emotivo, dall’organizzazione di casa alla gestione dei tempi della famiglia. Manca meno di un mese ormai e i pensieri, le preoccupazioni iniziano a crescere, mi chiedo se ce la faremo a far tutto e come reagirà Chiara all’arrivo della sua sorellina…
Chiara ha vissuto la gravidanza con curiosità, parlando quotidianamente con il pancione e mostrando inevitabilmente momenti di insofferenza. In fondo è difficile per noi adulti e genitori immaginare la nostra vita con un altro neonato in famiglia figuriamoci per un bambino di tre anni! E’ normale quindi che bambini dell’età di Chiara abbiano bisogno di rassicurazioni, di più attenzioni, per loro è in arrivo un cambiamento inimmaginabile, il nuovo li spaventa…hanno bisogno di conferme e più amore!
E allora quello che ho cercato di fare con Chiara è stato rassicurarla, chiedere la sua collaborazione (“senza forzandola” ovviamente) e coinvolgerla: leggendole libricini sull’argomento, facendo shopping per Gaia con lei, aiutandomi a preparare il corredino e l’occorrente per l’arrivo della sorella. In fondo è stato quello che ho fatto anche con Matilde quando era in arrivo Chiara, ma l’età (9 anni), l’entusiasmo e la consapevolezza di Mati erano completamente diversi, un’altra storia appunto.
Se possiamo affermare con certezza che l’amore cresce a dismisura con il crescere della famiglia non possiamo dire la stessa cosa del tempo!
Le ore del giorno non si dilateranno per permettermi di dedicare a tutti le stesse attenzioni ma in qualche modo faremo, io e Massimo saremo ancora più forti e legati, ci faremo aiutare da una tata qualche ora al giorno e cambieremo approccio pensando che le attenzioni condivise non valgono meno di quelle in esclusiva perchè Gaia potrà contare sul nostro amore ma anche su quello che delle sue preziose sorelle maggiori.
Mi consolo pensando che almeno la parte di fatica legata all’incertezza e l’inesperienza non c’è più, rispetto alla prima gravidanza mi sento più sicura ma si sa ogni bambino è diverso, unico e speciale, ogni storia è a se e quindi sono pronta a vivermi quest’altra storia di vita!
La verità è che non vedo l’ora di stringere al cuore Gaia, di perdermi nel suo sguardo, respirare il suo profumo, sfiorare la sua pelle vellutata per colmare ogni dubbio, far scorrere l’amore che chiarirà tutto e cancellerà ogni paura.
Sarò mamma di nuovo, mamma di più, con un cuore che scoppia di amore e sarà l’amore ad illuminare il nostro cammino, nei giorni felici e in quelli tristi… passo dopo passo, insieme!