Educare i bambini alle emozioni è un compito che inizia già in fase prenatale!
Quando la rabbia si impossessa di Chiara le chiedo di “diventare verde”, proprio come il colore che assume il protagonista del libro “I colori delle emozioni” quando è calmo. Spesso funziona!
Protagonista del libro è infatti un simpatico mostriciattolo che ha mischiato tutte le emozioni e che si sente confuso proprio perché quando le emozioni “non sono in ordine” non funzionano bene.
Il mostriciattolo, che si presenta come un groviglio di colori, con l’aiuto della sua amica bambina, separerà le singole emozioni riconoscendole e assegnando a ciascuna un colore diverso: il giallo è l’allegria, l’azzurro la tristezza, il rosso la rabbia, la calma è verde e la paura è nera. Metterà ogni emozione nel suo barattolo, dando loro il giusto nome, uscendo così dal disorientamento!
Il finale io e Chiara lo adoriamo: il mostro e la bambina scoprono un nuovo sentimento tutto rosa… l’amore, ma loro non sanno ancora cos’è! Chiara si diverte a fare facce buffe, di stupore e a leggere ai suoi pupazzi il racconto delle emozioni del suo mostriciattolo preferito!
Imparare a dare un nome ai diversi stati d’animo e condividerli con gli altri serve a sviluppare una sorta di alfabetizzazione emotiva, cioè la capacità di regolare le proprie emozioni ed essere empatici nei confronti delle emozioni altrui. Si tratta di una “competenza” che si costruisce solo nel tempo e noi genitori possiamo essere di aiuto in questo.
Ciò consente al bambino di sentire chi è, di prendere coscienza di se stesso e di quel momento… acquisendo fiducia e sicurezza in se stesso.
E’ importante che i bambini imparino a conoscere le emozioni, belle e brutte, riconoscerle, accettarle e viverle. Dobbiamo fargli comprendere che non esistono emozioni giuste o sbagliate, sono tutte naturali ed è normale provarle!
Questo libro, con le sue meravigliose immagini apparentemente caotiche, in realtà curate nei dettagli, può essere una mini guida per i nostri bambini che non sempre sanno che emozioni stanno provando.
Aiutiamoli a lasciarsi andare, a “separare” le emozioni e dare loro un nome per gestirle meglio… perché le emozioni, come ci insegna Anna Llenas, se “messe in ordine” funzionano meglio!
Dimenticavo, esiste anche una bellissima versione pop up di questo libro!