Iniziative e Servizi per la famiglia

Una fotografia della PMA in Italia. Percorsi spesso lunghi, tortuosi e costosi per diventare genitori

Conosco diverse coppie che pur desiderandoli non riescono ad avere figli a causa di sterilità o altri motivi (come assenza di utero, malattie genetiche gravi trasmissibili, compagno dello stesso sesso) e hanno scelto di ricorrere alla Procreazione Medicalmente Assistita (PMA).

I loro racconti mi toccano sempre molto, mi fanno riflettere, mi fanno sentire una donna “fortunata”… la maternità è un’esperienza di corpo e mente insieme, un’esperienza fisica di trasformazione e relazione, un dono immenso!

Il 15% delle coppie dei paesi industriali avanzati è affetta da problemi di infertilità, secondo le ultime stime dell’OMS. Ma quante e chi sono le coppie che in Italia si rivolgono alla PMA?

Premetto che l’Italia è uno dei Paesi più restrittivi da un punto di vista legale, considerando che prevede l’accesso alle tecniche di riproduzione  assistita (ad esclusione della gestazione per altri) solo a coppie coniugate o conviventi da tot anni, di sesso diverso, di cui è stata accertata la sterilità di uno o entrambi i partner.

Considerate tutte le tecniche – omologa ed eterologa, di I e II livello – nel 2015 sono state 74.292 (+ 4,9% rispetto all’anno precedente) le coppie trattate e 12.836 i bambini nati vivi (secondo la  Relazione annuale sullo stato di attuazione della Legge 40/2004 in materia di Procreazione medicalmente assistita (PMA). Si tratta di un percorso lungo e articolato, difficile, ricco di emozioni contrastanti…ma di questo ci parlerà una mia cara amica che lo sta vivendo in prima persona in un prossimo post.

Secondo l’indagine «Diventare genitori oggi: il punto di vista delle coppie in PMA» (Fonte: Censis, 2016) sono sempre più mature, istruite e occupate stabilmente le coppie che ricorrono alla procreazione assistita. Aumenta l’età media delle coppie che ricorrono alla PMA: 40 anni per l’uomo (37,7 anni nel 2008), 36,7 anni per la donna (35,3 nel 2008).

Si tratta di coppie che provano ad avere un figlio da quasi 4 anni in media; che si sono rivolti al medico dopo 10 mesi circa di tentativi e al primo Centro di PMA dopo poco più di un anno dal primo contatto con il medico.

E i tempi di attesa? Variano ovviamente in base al Centro scelto (se pubblico o privato e se al Nord/Centro/Sud Italia). Il 33% delle coppie ha atteso 3 mesi in media prima di iniziare la terapia, il 26% tra i 3 e i 6 mesi, il 24% dopo 6-11 mesi, il 17% un anno e oltre (la percentuale aumenta al 29% per chi si è rivolto al pubblico).

Per quel che riguarda i costi, i trattamenti della PMA al Centro Italia costano di più (sia se si parla di centri privati che di pubblici e convenzionati).

Considerando l’ultimo ciclo effettuato, quasi la metà del campione ha avuto accesso alla PMA pagando il ticket (49,4%). Il 35% ha invece avuto accesso ai trattamenti pagando interamente di tasca propria, soprattutto al Centro Italia (67,4%) e al Sud e Isole (51,2%), aree in cui c’è una maggiore concentrazione di strutture private.
Per il 14% i costi sono stati sostenuti interamente dal Sistema Sanitario Regionale. Tra chi ha sostenuto la spesa di tasca propria, il costo dell’ultimo ciclo di PMA è stato in media di 4.000 euro (4.200 al Nord, 5.200 al Centro Italia e 2.900 al Sud e Isole). Riguardo alla spesa per il ticket le coppie in cura presso centri pubblici e privati convenzionati indicano di aver pagato in media 340 euro (700 euro al Centro, 280 al Nord e 370 al Sud e Isole).

E’ in piccole e poche realtà del Centro e del Nord Italia (come Firenze, Pordenone e Bologna), con possibilità limitate di accoglienza e lunghe liste di attesa, che è possibile avere accesso alla fecondazione eterologa (donazione di gameti femminili o maschili) in ospedali pubblici, che richiedono solo il pagamento di un ticket di circa 500 euro (Fonte: Adnkronos Salute, 2016). Punti di riferimento importanti per l’eterologa nel pubblico sono: il Centro di PMA dell’ospedale Careggi di Firenze (centro che detiene il ‘record’ dei cicli di fecondazione eterologa), ma con una lista di attesa di un anno e 5 mesi; l’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone, dove è attivo il “Reparto S.S. di Fisiopatologia della Riproduzione umana e banca del seme” e la lista di attesa è di 6 mesi e  il Centro di sterilità e PMA del Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna.

Dietro a questi numeri ci sono centinaia e centinaia di singole storie, storie di forza e rassegnazione, di speranza, di dolore e gioia…

Auguro di cuore a tutti coloro che sono alla ricerca della maternità e della paternità di realizzare il proprio sogno!

 

L’immagine copertina è stata creata da Sara Mancino, graphic designer ed illustratrice.

 

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