Il sonno di Chiara non è mai stato tranquillo… ma le nostre buone abitudini serali ci aiutano a rendere “meno tragico” il tanto atteso (per noi genitori) momento della nanna!
In questi 15 mesi di vita, il sonno di Chiara è cambiato: nei primi dormiva pochissimo, il suo sonno era frammentato e irrequieto, dopo i 9-10 mesi è diventato più continuo e profondo (i bambini dai 6 mesi circa si addormentano nella fase NON REM-sonno calmo e profondo) ma comunque con numerosi risvegli. Perché? I motivi possono essere vari (reflusso, dentizione, svezzamento, novità come il rientro al lavoro della mamma, ansia da separazione…) ma secondo molteplici studi la motivazione principale riguarda le cattive abitudini serali.
- 11-14 ore tra 1 e 3 anni;
- 10-13 ore tra 3 e 5 anni;
- 9-11 ore tra 6 e 13 anni.
- Evitiamo attività eccitanti prima di andare a letto quali guardare la TV (la luce dei dispositivi elettronici altera la produzione di melatonina, ormone che favorisce il riposo), utilizzare giochi luminosi e/o sonori, ascoltare musica ad alto volume e/o rock…
- Seguiamo un “rituale della buonanotte” che abbiamo costruito nel tempo: bagnetto, massaggino (quando era più piccola era più lungo e diverso, ve l’ho raccontato qui), cena leggera e attività rilassanti come sfogliare un libro e coccole sul lettone.
Indossiamo il pigiamino, metto una goccia di olio essenziale alla lavanda sul suo cuscino, diamo la buonanotte a papà e Matilde e via nel lettino (dove Chiara salta, si arrampica…). Le do il ciuccio, il suo dolce doudou e se è molto agitata un po’ di tisana alla melissa. Dopodiché carezze e solita canzoncina;
- La mettiamo a dormire solitamente allo stesso orario (21.30 circa), perché farlo più tardi (ma anche troppo presto) altera la sua routine e la rende nervosa;
- Chiara dorme in compagnia del suo doudou: nel suo lettino la attende il suo oggetto transizionale, di cui vi ho parlato qui.
- Dorme con una lucina fioca e ad una temperatura di 18-20 gradi.
E’ dura, lo so ma “i genitori sono i guardiani del sonno dei loro figli”, come afferma Dilys Daws (psicoterapeuta inglese esperta di problematiche del sonno nella prima infanzia), dobbiamo sostenere i nostri bambini, educarli e accompagnarli al sonno, così come li accompagneremo nella loro crescita in vista di una futura indipendenza.