GustoGiusto

Cena sana e gustosa per grandi e piccini

Decidere cosa preparare per cena, alla fine di una mer…avigliosa giornata di lavoro non sempre è facile, soprattutto in presenza dei nostri adorati bambini!

Siamo fortunati se ancora non si esprimono con frasi di senso compiuto: eventuali proteste sono a posteriori e con effetti tuttosommato gestibili con un paio di elettrodomestici (aspirapolvere per recuperare pappa fiondata ovunque e, fondamentali, auricolari “noise reduction” antilagna).

Ma se hanno raggiunto l’età della (più o meno) ragione, probabilmente ci chiederanno in anticipo cosa c’è per cena, molto probabilmente ci manifesteranno desiderio di altro, quasi certamente sarà qualcosa di impossibile  e, in risposta al nostro fermo (?) NO, con le loro strazianti argomentazioni riusciranno certamente a demolire l’ultimo baluardo della nostra pazienza.

REWIND…

“Pronto mamma come stai? con Maty&Chiara tuttobene? Vedi che noi abbiamo avuto un imprevisto…mentre venivamo da te a prendere le bimbe nonsopropriocome  siamo finiti su un aereo per Malè…mah, sarà stato un cunicolo spazio-temporale… Sentiunpò… mica ti dispiace tenere le bacarospe per nove giorni e sette notti vero?”

Pur volendo trascurare il prevedibile scetticismo del genitore (le falle spazio-tempo non sono ancora scientificamente provate) questa fighissima soluzione presenta l’inconveniente di essere assai costosetta ed altrettanto fraudolenta.

Conviene quindi ricercare in qualche remoto anfratto del nostro provatissimo sistema nervoso l’ultimo barlume di energia, rassicurare dolcemente la riottosa figliolanza che la cena sarà comunque di gradimento e promettere di soddisfare le (il)legittime richieste all’indomani.

Saltato l’ostacolo, prepariamo la cena: oggi ci vogliamo gratificare anche noi grandicelli…linguine con ragù di triglie, profumate al finocchietto selvatico. Per coloro che non preferiscono il pesce…alla prossima!

Per non arrivare troppo stretti con i tempi (la preparazione non è difficoltosa ma comunque non brevissima) sarebbe meglio anticipare al giorno prima la preparazione del fumetto; ma andiamo con ordine…

Cosa ci serve per la nostra cena:

  • Linguine
  • Filetti di triglia (meglio se chiedete in pescheria di “sfilettare” le triglie…è noioso e porta via tempo). Per la quantità…io vado a occhio: se le triglie sono piccoline (10-15 cm.) 4 filetti  a porzione.
  • Lische delle triglie (fondamentali per preparare il fumetto…è lì che sta il sapore).
  • Pomodori (preferibilmente datterini o pachino) in quantità variabile secondo i gusti: io direi 4/5 a testa.
  • Finocchietto selvatico (si trova abbastanza facilmente, altrimenti ripiegate sul classico prezzemolo)
  • Un gambo di sedano
  • Una carota
  • Una cipolla
  • Qualche foglia di basilico
  • Prezzemolo
  • Aglio
  • Scorza di limone
  • Olio E.V.O.
  • Sale
  • Ghiaccio in cubetti (corrispondente a circa un litro di acqua); se non vi va di preparare il ghiaccio, usate acqua molto fredda (non gassata).
  • Se graditi 2/3 pomodorini secchi ed un filetto di acciughe (del cantabrico possibilmente)

Il fumetto:

In un tegame sufficientemente alto e capiente (dovrà contenere circa 1 litro di acqua) mettiamo a scaldare a fiamma molto bassa uno spicchio di aglio, tagliato a metà e privato dell’”anima” interna (non si digerisce e rende l’alito pestiferino).

Nel frattempo laviamo accuratamente le carcasse delle triglie e dopo qualche minuto, tolto l’aglio, le tuffiamo in padella e facciamo rosolare a fiamma allegra qualche minuto (dipende dalla grandezza delle lische e dalla fiamma); quindi lanciamo con plastico movimento il ghiaccio nel tegame ed aggiungiamo sedano carota, cipolla, foglie di basilico, gambetti di prezzemolo ed un po’ di finocchietto (ovviamente tutto precedentemente lavato); dal momento in cui inizia a bollire lasciamo passare 25/30 minuti, quindi spegniamo, regoliamo di sale e filtriamo il fumetto. E’ sufficiente un colino a maglie strette; per i più sofisticati occorre anche un panno di cotone e molta pazienza in più. Il fumetto è pronto.

Se non siamo ancora troppo esauriti, possiamo raccogliere le verdure ed i pezzetti di carne che si sono staccati dalle lische e frullarli con il minipimer, per poi aggiungerli al sughetto.

Come accennavo prima, il fumetto si può preparare in anticipo. Volendo possiamo anche versarlo nelle bustine per il ghiaccio e congelarlo…comodissimo come “insaporitore” in tante preparazioni.

 

I filetti di triglia:

Per prima cosa devono essere privati delle lische. Li appoggiamo con la pelle sul palmo della mano opposta a quella che usiamo abitualmente e con una pinzetta (ne vendono di apposite ma alla peggio vanno bene anche quelle che usano le signore, preferibilmente senza le ciglia ed il mascara) estraiamo le “spinette”. Facciamo attenzione perché se ne rimangono sono fastidiose (e per i piccoletti anche pericolose!). In una padella antiaderente scaldiamo un filo di olio e quindi ci adagiamo i filetti dalla parte della pelle; li lasciamo rosolare per 1/2 minuti per poi sfumare con mezzo bicchiere di fumetto, copriamo (possibilmente con coperchio di vetro così vediamo cosa succede) e completiamo la cottura. Il tempo dipende molto da grandezza dei filetti e fiamma per cui…ci vuole occhio; la triglia, a mio gusto, deve essere appena scottata e rimanere soda. Una volta pronti li mettiamo in un piatto fondo, bagnando con un po’ di fumetto per non farli asciugare troppo.

Il sughetto:

Scaldiamo l’aglio con un filo di olio (come sopra), se ne abbiamo in casa aggiungiamo un filetto di acciughe, tagliamo i pomodorini,  li lanciamo elegantemente in padella e alziamo la fiamma. Se avete voglia potete aggiungere due foglie di basilico e qualche pomodorino secco tagliato in piccoli pezzi…da un tocco di gusto e salinità in più. Scottiamo per 2 minuti  a fuoco alto e poi versiamo un bicchiere di fumetto. Lasciamo cuocere un altro paio di minuti e il gioco è fatto.

Spiegare come cuocere la pasta (se integrale meglio, soprattutto per i bambini) mi sembrerebbe offensivo per il gentil lettore, per cui soprassiedo. Però dobbiamo lasciarla in acqua per circa la metà del tempo di cottura e non oltre.

L’ “assemblaggio”:

Scoliamo le linguine che saranno ancora crude e le fiondiamo impazienti nella padella con il sughetto, bagnandole con il rimanente fumetto man mano che si asciugano; stesso procedimento di quando cuociamo il risotto: infatti gli chef fighi dicono “risottare” la pasta. Azzanniamo la pasta per capire quando è cotta.

Spento il fuoco, aggiungiamo i filetti di triglia, grattugiamo un po’ di scorza di limone, completiamo con il finocchietto o il prezzemolo tritati e mescoliamo delicatamente. Se desideriamo un effetto wow possiamo adagiare i filetti di triglia sulle linguine dopo aver impiattato…il gusto ed il sapore di triglia sono comunque garantiti dal procedimento di cottura.

Per i più piccoli: al posto delle linguine cuociamo pastina o minestrina nel fumetto ed aggiungiamo al termine qualche pezzetto di triglia. Chiara l’ha divorata!

Abbiniamo al piatto del cucciolo  un bel calice in baccarat di acqua Sant’Anna a 18° ed il successo è garantito!

Per noi invece uno chardonnay (se ci piace il vino secco) oppure un sauvignon (un po’ più profumato) o ancora un traminer… oppure, anche meglio, prima uno poi l’altro e poi l’altro…altrimenti la giornatina come la smaltiamo?!

Nel mio precedente articolo avevo promesso ricettina pro-sonno. Beh…la pasta aiuta, il pesce anche (ops! NO double meaning) e comunque, con tutto quel vino… noi “grandi” dormiamo di sicuro!

A questo punto qualcuno si chiederà: “ma sto scemo quanto tempo e quanta voglia pensa che abbiamo alla fine della nostra mer…avigliosa giornata?” Alla più che legittima obiezione risponderei che è più facile a farsi che a dirsi. Garantisco! In alternativa: “Allegra progenie stasera si va a cena fuori che mammaepapà non hanno voglia di fare una mi… una minestra!”

Buon appetito e…hang loose!

P.s.: Non sono uno chef e solitamente non scrivo ricette; sono un improvvisatore incallito per cui, se ho dimenticato qualche passaggio, chiedo umilmente scusa.

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